Carnevale

Tutto nacque una sera di Novembre del 1979 quando un gruppo di originari cominciarono a raccontarsi la storia di Lazise e di via Arco, già allora chiamata Marciapié.

Descrizione

El Cesarin, el Nano Sucarin, el Nini Stradin, el Berto Rossetti, l’Aldo e el Lino Sifa, l’Amedea, el Ponta e el Carlassa.
Cominciarono a scambiarsi aneddoti sull’origine del nome, sugli usi della gente ed il senso di appartenenza che questa via ha sempre dato ai suoi abitanti.

E’ risaputo che in corso Ospedale, l’imbocco  della via avesse una  porta ad arco che faceva sembrare  la via una contrada privata.
Questa  faceva si che i visitatori tirassero dritto senza entrare e che gli abitanti della  via si sentissero una  comunità  che si è sempre  aiutata  nei momenti bui.

Ormai conosciuta e la storia della Contessa che, abitando la villa in fondo alla via, vicino al
lago, si fece costruire un marciapiede  per non infangarsi dando  cosi il nome Marciapié alla strada.
Oppure del fatto che in tempi di magra  le famiglie del Marciapié si unissero per andare a
pescare con un tipo di pesca, ormai  non più in uso, per poter prendere più pesce da condividere tra di loro.

Dopo vari bicchieri di vino si passò dalla storia di Lazise, primo Comune  d’Italia per mezzo del proclama  di Ottone II nel 983, a quella del Papà del Gnoco  e del carnevale  di Verona, conosciuto come carnevale più vecchio d’Italia.

Da qui nacque l’idea di creare una maschera  che rappresentasse la via nella storia, nella vita e nelle origini.

“Facciamo una festa di carnevale ed eleggiamo ogni anno il sindaco della via!!”
Si prese allora spunto dal metodo di pesca anticamente usato dagli abitanti del Marciapié  e si crearono  i 3 personaggi cardine:

  • il Capo Valar, il capo spedizione che conosceva bene la regione di pcsca,
  • Quel da Re, posizionato sulla seconda barca e che aveva in affidamento le reti
  • il Cagnol, l’aiutante che, sulla terza barca, spingeva i pesci verso la rete tesa dai primi due.

Da quel giorno, ogni anno all’ultimo giorno di carnevale  ed il    primo  di quaresima  la via si veste a festa e offre le tradizionali trippe e pessin ai viandanti  e lacisiensi.


Storia del Carnevale

La parola “Carnevale” deriva dal latino carnem levare, togliere la carne, e indica il periodo che precede la Quaresima, in cui, secondo la tradizione religiosa, la carne è proibita; per questo in epoca romana venivano celebrati i carnesciali, grandi banchetti prima del digiuno. Il Carnevale dura alcune settimane e termina con il Martedì Grasso, giorno in cui si concentrano i maggiori festeggiamenti, prima che inizi il periodo quaresimale con il Mercoledì delle Ceneri.
Il Carnevale ha radici antichissime: dai festeggiamenti degli Egizi in onore della Dea Iside alle “Grandi Dionisiache” greche in onore del Dio Bacco, fino ai Saturnali dell’epoca romana, in cui venivano sospese le leggi in vigore. Questo rovesciamento delle norme ha portato alla tradizione di mascherarsi, che dura tutt’oggi ed è il tratto più caratteristico del Carnevale.

Maschere italiane di Carnevale
Tante sono le maschere tradizionali italiane: Arlecchino, maschera originaria di Bergamo, Pantalone (Venezia), Pulcinella (Napoli), Ballanzone (Bologna), Gianduia (Torino).
Tanti i carnevali italiani che sono diventati famosi e meritano una visita, come Cento, Acireale, Putignano, Ivrea, Milano…ma due spiccano su tutti: il Carnevale di Viareggio e il Carnevale di Venezia.
In molte città d’Italia sfilano carri allegorici con maschere e vestiti tradizionali di Carnevale. È una festa molto attesa dai bambini ma anche dai più grandi, con feste in piazza e nei locali.

Calendario date del Carnevale (Martedì Grasso)
Carnevale 2018 – 13 febbraio
Carnevale 2019 – 05 marzo
Carnevale 2020 – 25 febbraio
Carnevale 2021 – 16 febbraio
Carnevale 2022 – 01 marzo
Carnevale 2023 – 21 febbraio
Carnevale 2024 – 13 febbraio
Carnevale 2025 – 04 marzo
Carnevale 2026 – 17 febbraio
Carnevale 2027 – 09 febbraio
Carnevale 2028 – 29 febbraio
Carnevale 2029 – 13 febbraio
Carnevale 2030 – 05 marzo

Carnevale vecchio e pazzo
(Gabriele D’Annunzio)

Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia a un pallone.
Beve e beve e all’improvviso
gli diventa rosso il viso,
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia…
Così muore Carnevale
e gli fanno il funerale,
dalla polvere era nato
ed in polvere è tornato

Ultimo aggiornamento: 09/04/2024, 16:47

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